I figli considerati come preferiti dalla mamma, col tempo, rischiano di pagare caro questo loro privilegio. Crescendo, la rivalità tra fratelli e i sentimenti d’obbligo nei confronti dei genitori, aumentano il “tributo emotivo” da pagare. Così, il privilegio goduto da piccoli per essere i “cocchi di mamma” si può trasformare, da adulti, in un maggior rischio di soffrire di depressione. A dimostrarlo uno studio guidato dalla Purdue University, negli Usa, pubblicato sulla rivista Journal of Gerontology: Social Sciences.
“C’è un costo per coloro che percepiscono di essere più vicini emotivamente alle loro madri e proprio questi figli riferiscono maggiori sintomi depressivi”, spiega il professor Jill Suitor, che ha guidato lo studio. “Questo costo provoca una maggiore tensione vissuta dai figli ormai adulti che sono favoriti per la vicinanza emotiva, o da maggiori sentimenti di responsabilità per la cura di una mamma anziana”, sottolinea Megan Gilligan, che ha collaborato allo studio.
Per arrivare a questa conclusione sono stati analizzati i dati relativi a 725 figli, ormai adulti, di 309 famiglie, con un’età media di 49 anni, esaminandone sentimenti come vicinanza emotiva, conflitto, delusione e orgoglio. Dall’analisi è emerso che anche coloro che avevano avuto conflitti con le loro madri o che credevano di essere una delusione, riportavano alcuni sintomi depressivi.
“La tensione con i fratelli risulta essere elevata soprattutto quando i figli, ormai adulti, sono entrambi favoriti e forniscono assistenza alle mamme, un contesto abbastanza comune quando un genitore raggiunge i 70-80 anni”, scrivono gli autori. “Troviamo particolarmente intrigante che i fratelli continuino ad impegnarsi in un elevato grado di confronto sociale anche quando sono adulti”, aggiungono.